2015 Maurizio Sarri: la scheda
Nato a Napoli il 10 gennaio 1959
Ruolo: allenatore
I numeri con l’Empoli
- Presenze complessive: 126 panchine
- Gol complessivi: –
- Stagioni: 3 (1 in A e 2 in B)
- Palmares: 1 Promozione Serie A 2014, 1 qualif/ne Play Off Serie B 2013;
Nel 2015 vince la tredicesima edizione del Premio Leone d’Argento l’allenatore Maurizio Sarri, prima volta assoluta che vince questo premio un tecnico.
Maurizio arriva sulla panchina dell’Empoli il 25 giugno del 2012, poco più di due settimane dopo che gli azzurri si erano salvati nel drammatico spareggio con il Vicenza. Approda all’Empoli tra lo scetticismo generale, provocato da alcuni recenti esoneri subiti in carriera presenti nel suo curriculum. Eppure, oltre a questi esoneri, la sua scheda parla anche di tante promozioni conquistate sul campo, partendo dalla Seconda Categoria Regionale fino ad arrivare appunto ai campionati professionistici.
I gradini del calcio se li è fatti tutti: uno ad uno, dalla Seconda Categoria con lo Stia, passando per Prima Categoria, Promozione, Eccellenza, Serie D… Faellese, Cavriglia, Antella, Valdema, Tegoleto, Sansovino, fino ai campionati professionistici in Serie C e poi Serie B… Sangiovannese, Pescara, Arezzo, Avellino, Hellas Verona, Perugia, Grosseto, Alessandria, Sorrento. Ed è proprio in Campania che si consuma il suo ultimo esonero.
Ma il neo Direttore Generale Marcello Carli, subentrato al dimissionario Pino Vitale, crede ciecamente nelle sue qualità: “è l’uomo giusto per noi, per aprire un nuovo ciclo”. Così Sarri arriva ad Empoli e pochi giorni dopo approdano due suoi pupilli quali Cristiano Camillucci ed una futura colonna portante dell’Empoli come Daniele Croce.
L’inizio è quasi da incubo: in estate alcuni calciatori azzurri si infortunano e tra questi ci sono Maccarone e soprattutto Croce che, a detta del tecnico, si rivelerà poi determinante per la stagione dell’Empoli. Il campionato inizia tra sconfitte anche clamorose, come lo 0-3 casalingo con l’Ascoli, e pareggi deludenti. Eppure però il gioco pare esserci, ed il gruppo sembra seguire i dettami del tecnico.
Alla nona giornata, e siamo a fine ottobre, l’Empoli è ultimo in classifica con soltanto tre punti e sembra che il cammino di Sarri con l’Empoli possa essere al capolinea; probabilmente in tante altre piazze lo sarebbe stato, ma non ad Empoli dove la cultura del lavoro arriva prima di tutto… e paga sempre. L’ambiente decide di avere pazienza e la pazienza viene ampiamente ripagata: infatti arriva la svolta. Gli azzurri vincono largamente sul campo della Virtus Lanciano per 3-0, è la vittoria che apre scenari clamorosamente opposti.
L’Empoli inanella una serie di risultati incredibili, tra vittorie anche roboanti e successi di gioco e spettacolo. Le tribune del Castellani iniziano a gremirsi, mentre in classifica l’Empoli risale velocemente dalle ultime posizioni a quelle più tranquille fino ad entrare in zona Play Off. In testa alla classifica Sassuolo, Livorno ed Hellas Verona sembrano avviate ad una promozione in Serie A senza passare per i Play Off, tanti i punti di vantaggio sulle inseguitrici che toccano anche quota 15 (i Play Off si giocano solo se la distanza tra terza e quarta è di 9 punti, ndr).
Gli azzurri però si innalzano al quarto posto, staccano le altre squadre e si mettono all’inseguimento delle tre di testa, riducendo il distacco fino ad obbligare la disputa degli spareggi. Gli azzurri si sbarazzano del Novara in semifinale ed affrontano il Livorno nella doppia finale (mentre Sassuolo ed Hellas Verona salgono direttamente in A, ndr). All’andata finisce 1-1 nonostante un predominio azzurro, mentre nella gara di ritorno sono i labronici a festeggiare grazie al risultato di 1-0 con cui conquistano la posta in palio.
Al ritorno ad Empoli quasi 3mila tifosi azzurri attendono comunque la squadra per un lungo applauso al gruppo. E’ in questo preciso momento che il fuoco della sfida alla Serie A si accende in tutto l’ambiente: il club ci crede, i calciatori anche, il tecnico resta ad Empoli. In silenzio l’Empoli e Sarri costruiscono una rosa quasi perfetta che mettono appunto durante la preparazione estiva. Il campionato inizia subito con gli azzurri che infilano una serie positiva di risultati fino ad issarsi da subito nelle prime tre posizioni, poi volano in testa e si alternano con il Palermo al comando. Una lieve flessione di gennaio riduce il margine dalle inseguitrici ma a primavera l’Empoli ingrana la marcia che proietta il club di nuovo in Serie A dopo il successo casalingo con il Pescara (ex squadra di mister Sarri, ndr) per 2-0: sono 15mila i tifosi che gremiscono in ogni ordine di posto il Carlo Castellani, come non era mai accaduto in precedenza.
Maurizio Sarri conquista sul campo anche il campionato di Serie A e per la prima volta si accinge ad allenare una squadra della massima divisione: mai prima di lui un tecnico partendo dalla Seconda Categoria era arrivato così in alto. E non è finita: con l’Empoli centra una straordinaria salvezza, facendo sciorinare alla propria squadra un calcio spettacolare che arriva a far parlare anche i maggiori quotidiani sportivi di mezza Europa. A maggio del 2015 riceve il Premio Leone d’Argento, pochi giorni dopo la fine del campionato annuncia il suo passaggio al Napoli. Ai piedi del Vesuvio giocherà in Champions League arrivando a sfidare il Real Madrid.