2005 Antonio Buscè: la scheda
Nato a Gragnano (Napoli) il 12 dicembre 1975
Ruolo: centrocampista
I numeri con l’Empoli
- Presenze complessive: 275
- Gol complessivi: 29
- Stagioni: 8 (5 in A e 3 in B)
- Palmares: 1 campionato Serie B 2005, 1 qualif/ne Europa League 2007, 1 qualif/ne Play Off Serie B 2009;
Nel 2005 vince la terza edizione del Premio Leone d’Argento il centrocampista Antonio Buscè, centrocampista esterno dalle spiccate doti offensive, ma con qualità di resistenza ed abnegazioni tali da consentire al calciatore di poter ricoprire anche il ruolo di terzino. Arrivato ad Empoli nel luglio 2002 con gli azzurri appena promossi in Serie A e come scommessa (vinta alla grande!) dal Presidente Fabrizio Corsi che lo preleva dal Lumezzane, formazione di Serie C1. Antonio esordisce in Serie A a 27 anni giocando sul campo del Como (14 settembre 2002) e brindando il debutto con un successo degli azzurri per 2-0. Il 10 novembre dello stesso anno segna la sua prima rete in Serie A: successo azzurro sul campo dell’Empoli per 2-0 con rete di Buscè (81′) e Di Natale (’91). sotto gli occhi di Roberto Baggio, avversario degli azzurri.
L’Empoli centra la salvezza con una giornata di anticipo, al termine di un campionato avvincente e combattutissimo. Buscè è ormai un tassello importante dell’organico azzurro ed è confermato a pieni voti. La stagione seguente è però difficile e termina con la retrocessione in B. Arriva Mario Somma in panchina e Buscè è uno dei protagonisti della magica cavalcata che riporta subito l’Empoli nella massima divisione vincendo il campionato: è proprio al termine di questa stagione che Antonio vince il Premio Leone d’Argento. Con lui l’Empoli partecipa ad altri tre campionati di A, centra la clamorosa qualificazione in Europa League, ma retrocede al termine del campionato 2007/08. Antonio resta ad Empoli per cercare l’impresa del nuovo immediato ritorno in A, ma questa volta il “viaggio” si interrompe in semifinale Play Off contro il Brescia. Nell’estate 2009 si consuma il doloroso passo di addio tra Antonio, ormai diventato una vera e propria bandiera, e l’Empoli: destinazione Reggina e la stagione seguente Bologna. Nell’estate 2011 fa ritorno però ad Empoli per chiudere la carriera e si ritrova artefice e protagonista di una salvezza incredibile al termine di un campionato sofferto da parte degli azzurri nel doppio drammatico spareggio salvezza con il Vicenza.
Ottenuta la miracolosa salvezza con gli azzurri ha ancora voglia di giocare e prova ad ottenere altre soddisfazioni con il Pisa in Serie C1, con cui chiude la carriera. Fa ritorno ad Empoli per iniziare la carriera di allenatore iniziando dal settore giovanile in quel di Monteboro. Con l’Empoli 29 reti in 275 presenze, indossando svariate volte la fascia di capitano: è di diritto uno degli “uomini” chiave della storia azzurra.
Il gol di Buscè in casa del Catania che chiude il match e, come dice il telecronista Alessandro Marinai, “lancia prepotentemente l’Empoli in Serie A”